Ai gentili visitatori

Purtroppo in questi ultimi anni, il sindacato sta vivendo una forte crisi a causa di innumerevoli errori commessi nel passato e che continuano a ripetersi nel presente, determinando sentimenti di forte sfiducia. Lo scopo è quello di creare uno spazio di discussione e di critica costruttiva, svincolato da logiche sindacali, nella connotazione negativa che il termine ha acquisito.

domenica 27 marzo 2011

Email di risposta

Gentili colleghi,

in questo ultimo anno ho seguito il consiglio che molti di voi mi hanno rivolto, ovvero quello di mantenere la calma, ed attendere pazientemente nella speranza di vedere finalmente dirimere questa eterna controversia che mi vede oggetto di alcune indagini da parte del presidente; indagini che sembrano senza fine (oltre un anno), ma ho la vaga impressione che siano condotte con una scorrettezza tale nei miei confronti che non ci sono eguali.

Innanzitutto mi sono visto comminare, come potrete leggere dai documenti allegati, un provvedimento da parte dello stesso presidente, di congelamento della mia posizione di iscritto fino al deferimento dinnanzi al collegio dei probiviri (chissà se mai si è avuta realmente l’intenzione di farlo, dal momento che sembrerebbe che i probiviri siano all’oscuro dell’intera vicenda e quindi, come accaduto per il forum, quasi un anno di sospensione, sapientemente mai chiarita), provvedimento che non trova riscontro alcuno nello statuto e pertanto palesemente illegittimo, anche perché l’organo che può eventualmente comminare sanzioni disciplinari è il collegio dei probiviri e non il presidente.

Ho evidenziato questa incongruenza, richiedendone la revoca, ma a tutt’oggi nulla mi è pervenuto a riguardo, così come a tutt’oggi il collegio dei probiviri (a distanza di oltre un anno) pare che ancora nulla conosca di questa inchiesta o dell’intera vicenda.

Vi comunico pertanto che ho preso io l’iniziativa di deferire l’intera vicenda al collegio dei probiviri, ovvero dovrò essere io (l’accusato che si rivolge al tribunale per essere giudicato) a fare ciò che invece altri avrebbero dovuto fare sin dall’inizio, questo in primis per difendere la mia dignità e la mia immagine, dal momento che il mio silenzio invece che servire ad una tranquilla disamina degli accadimenti, da parte degli organi preposti, ha dato la possibilità che fossero organi non preposti allo scopo, come la segreteria generale, a diffondere, come sembrerebbe sia accaduto, il suono di una sola campana, ancora una volta negandomi ogni possibilità di replica (come accaduto con il forum).

Oltre a quanto esposto fino a questo momento, è assolutamente intollerabile, qualora fosse vero quanto riferitomi, che persone estranee al collegio dei probiviri, per loro stessa dichiarazione abbiano potuto visionare atti dell’inchiesta che mi riguardano e che sarebbero dovute rimanere riservate per correttezza nei confronti di entrambe le parti, intendiamoci, non avrei avuto e tutt’ora non ho difficoltà alla pubblicazione, ma se lo si doveva fare, lo si doveva fare dando al sottoscritto la possibilità di replicare, di difendersi e non invece, come accaduto, in camera caritatis, senza contraddittorio, oserei dire, in contumacia e credetemi che non esagero.

Addirittura mi è stato riferito che sul forum un semplice iscritto ha pubblicamente dichiarato, approfittando di una distrazione del moderatore, forse distolto da altre cose (magari scoprire dove presta servizio ed in quale turno questo o quell’ utente scomodo, chissà perché poi): “Oggi ho sentito Antonio. Mi ha detto che il suo riAvvicinamento con Valentino non avverrà mai; Mi ha detto che lui lo considera un collega, un fratello, ma che se per qualche strana coincidenza Valentino tornasse al suo posto, Antonio se ne andrebbe immediatamente da Segretario Nazionale. Io sapendo com'e andata la storia sono del parere di Antonio e la mia tessera sarebbe la seconda ad assere restituita dopo di lui.”, come può un semplice iscritto conoscere com’è andata una storia che è oggetto di indagini, una storia che tutti conoscono ormai, tranne i probiviri?

Curiosa poi questa esternazione, se riferita al fatto che di li a poco, sia stato bloccato (sembrerebbe anche illegittimamente), il congresso per l’elezione del segretario provinciale di Salerno, per il semplice fatto che un iscritto sotto inchiesta presta servizio in quel comando, chissà chi!

Occorre inoltre evidenziare che in data 26 marzo 2011 si è svolta una riunione del Consiglio Direttivo Nazionale, a dire il vero un po’ anomala vista la pretesa della Segreteria Generale di presiedervi, cosa gravissima è che nel corso di questa riunione pare siano stati fatti visionare atti dell’inchiesta che mi riguarderebbero ( a loro dire) e che non sono mai stati trasmessi nemmeno al sottoscritto (che ancora li attende), altrettanto grave è che siano state espresse valutazioni in assenza di contraddittorio, essendo stata negata al sottoscritto la possibilità di difendersi, non solo nella citata riunione (che avrebbe dovuto avere altri scopi ben più importanti, considerata la questione delicatissima e le problematiche che subisce il Comando di Salerno), ma persino dinnanzi al collegio dei probiviri, organo di giurisdizione interna, che avrebbe dovuto seguire passo passo e sin dall’inizio l’intera inchiesta.

Addirittura pare che sia stato affermato che il sottoscritto abbia rinunciato a difendersi, cosa assolutamente non vera, come potrete desumere dai documenti allegati alla presente, che rappresentano solo l’ultima parte di un vero e proprio stolking posto in essere nei miei confronti. Il sottoscritto ha sempre provveduto a far pervenire le proprie difese per ciò che è dimostrato però, infatti appare strano ad esempio, dover fornire difese su presunte e-mail che a detta di qualcuno sarebbero state inviate dal sottoscritto; ma se il sottoscritto nega di averle mai inviate e nega il contenuto delle stesse, dichiarando piena fiducia nell’operato della segreteria generale e del segretario generale, da cosa deve difendersi?

A nessuno pare sia sorto il dubbio che quelle e-mail possano essere state inviate (come sono certo che sia) da qualcuno che ha avuto l’intenzione di costruire un castello accusatorio nei miei confronti, basta avere un minimo di dimestichezza con il pc per inviare e-mail con qualsiasi tipo di indirizzo.

Personalmente ho l’impressione che più che di un’azione mirata a comprendere se vi sono responsabilità, si tratti di un’azione volta a costruire un castello accusatorio basato sul nulla di fatto, ne è la dimostrazione che a distanza di oltre un anno, ancora non si è giunti nemmeno a denunciare la cosa al collegio dei probiviri, più volte soltanto minacciata, come se la cosa dovesse intimorirmi.

Azzardo ora una elucubrazione, qualcosa di impossibile che non penso, perché altrimenti significherebbe aver raggiunto davvero il fondo e lo staremmo anche raschiando: vietare ad un iscritto di scrivere sul forum in attesa che gli organi preposti si pronuncino (organi che non sono a conoscenza della vicenda della mia sospensione dal forum), vietare ad un iscritto di scendere in piazza a manifestare (sembrerebbe siano arrivate disposizioni agli organizzatori dei pullman di non farmi salire), cogliere ogni parola o ogni azione come pretesto per allargare un’inchiesta infinita, che parrebbe utile solo a cercare di accrescere un castello accusatorio, che assomiglia tanto ad un gigante di creta, questo vero e proprio stolking che avrebbe logorato anche Mahatma Gandhi, questo diffondere atti riservati dell’inchiesta con il solo scopo di ledere la mia immagine, non avrebbe spinto chiunque a fare dal disdetta da un simile sindacato? Come accaduto al povero Vittorio Imbrogno, talmente logorato da non avere la forza di difendersi?

Il problema si sarebbe risolto da solo, per la felicità di alcuni, sento già qualche personaggio che magari si affretta a dire “avete visto? Si è cancellato per sfuggire al giudizio dei probiviri”, “avete visto? E’ andato via per la vergogna di sapersi colpevole!” ma probabilmente qualcuno non ha calcolato che chi si sente dalla parte del giusto, non teme di essere giudicato anzi … un giudizio lo cerca, chi si sente dalla parte del giusto supera anche tutte le angherie pur di far sentire la propria voce, chi ha agito con trasparenza e senza doppi fini, accetta il giudizio con serenità, qualunque esso sia.

Ad onor del vero, occorre evidenziare che il presidente e la segreteria generale hanno chiarito che non poteva essere fatto il nome dell’interessato, ma non si è tenuto conto che tutti i presenti sapevano che si stava parlando del sottoscritto (ormai noto con il simpatico vezzeggiativo di “innominato”, mi verrebbe da chiedermi chi rappresenti Don Abbondio, Don Rodrigo, Azzecca-garbugli, i bravi, ma se la parte dell’Innominato poco mi si addice, probabilmente così non sarà per altri personaggi ), infatti non sono numerosi gli iscritti oggetto di inchiesta, specie poi quelli che prestano servizio presso il comando di Salerno, come pubblicamente dichiarato dal presidente agli stessi iscritti di Salerno, o quelli che si chiamano Valentino Prezzemolo, come abbondantemente pubblicizzato sul forum. Tanto bastava a questo punto, farlo il mio nome, ci saremmo risparmiati tanto finto quanto nauseante perbenismo e questo scarso rispetto dell’altrui dignità. Per fortuna un membro della segreteria, che ringrazio, ha esposto la sua contrarietà a che venisse fatto un nuovo processo in contumacia.

Ma è garanzia di imparzialità dichiarare che il sottoscritto alla data del 27 dicembre 2007, giorno del congresso, non risultava iscritto, quando le buste paga dimostrano l’esatto contrario? Ma è scritto sullo statuto che a chi ha due anni di servizio, magari con la sfortuna di aver subito un grave infortunio, venga chiesto (come ammesso dallo stesso presidente) di non candidarsi?

Chissà cosa penserebbero di questa inchiesta quei discontinui del Comando di Brindisi che chiedendomi se fosse il caso di partecipare alla manifestazione, si sono sentiti rispondere che se la ritenevano giusta dovevano aderire! Chissà se è normale che qualcuno debba difendersi da accuse rivoltegli (come quella della manifestazione) senza sapere chi sia a rivolgerle, senza una loro dichiarazione scritta, così facendo chiunque può divertirsi ad accusare, magari anche protetto dall’anonimato.

Vi sembra garanzia di imparzialità che il presidente dichiari che non esista mozione interna alcuna per la questione dell’articolo 16 della Legge 121/81? Presidente, se si fosse consentito al Consiglio Direttivo Nazionale di riunirsi con regolarità e non solo una volta in quattro anni (per giunta sotto il giogo di organi che non dovrebbero essere presenti), dopo un anno di peripezie e richieste cadute nel vuoto, magari avrebbe scoperto che quelle mozioni esistevano e non una soltanto.

Mi scuserete se ho dovuto coprire alcuni dati sensibili, ma capirete bene che dal momento che nel febbraio 2010 pare sia stata deliberata la decisione di querelarmi (comico un sindacato che querela un proprio iscritto vero?), senza sentire nemmeno il parere del collegio dei probiviri, non vorrei dovermi trovare nell’aula di un tribunale, non mi preoccupo per me, sia ben chiaro, ma di quei poveretti che verrebbero a pagarne le conseguenze, come colui il quale pare abbia minacciato di spaccarmi le corna (vicenda che pare sia sfuggita al presidente) o ancora di coloro i quali hanno affermato che la e-mail l’abbia mandata io (pensate cosa accadrebbe se in tribunale si dovesse scoprire, cosa della quale sono certo, che non sono stato io ad inviarla?).

Ho usato il condizionale perché sembrerebbe che sia vietato avere copia dei verbali di riunione di segreteria anche a chi li ha firmati! Mi rifiuto di credere una simile cosa! Cosa ci sarebbe da nascondere? Avendo fiducia in questo sindacato, auspico che i verbali vengano resi pubblici a garanzia di trasparenza ed a salvaguardia dell’immagine del sindacato, che in caso contrario verrebbe ad essere compromessa!

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